sabato 26 marzo 2011

L’abbandono di sun.com

Chi ha assistito allo sviluppo dei primi anni di Internet avrà certamente un particolare affetto per la Sun Microsystems, che con le proprie SparcStation ha diffuso le workstation grafiche basate su Unix (pardon, SunOs, poi divenuto Solaris) negli ambienti di ricerca e di ufficio. Ricordo ancora la workstation su cui ho svolto la tesi, che con il suo monitor 17” a colori, l’ambiente grafico X-Windows, mouse e CPU RISC faceva morire di invidia i colleghi che lavoravano su terminali VT100 o DECterm.

Più recentemente, il nome Sun si è guadagnato un nome nel campo del software per avere creato e fatto crescere il linguaggio Java e tutto l’ecosistema che ne deriva. Che siate fan di Java o acerrimi oppositori, sicuramente non è qualcosa che si possa ignorare ed ha profondamente influenzato lo sviluppo di applicazioni software nell’ultimo decennio.

A chi ha vissuto queste fasi certamente l’acquisizione di Sun da parte di Oracle non ha certamente fatto piacere, più che altro per l’immagine di multinazionale vorace che Oracle ha sempre fatto di tutto per guadagnarsi.

Ora leggo che il dominio sun.com sarà abbandonato da Oracle: parte del contenuto sarà trasferito su qualche sito sotto il dominio oracle.com (come ha già iniziato a succedere sin dall’acquisizione), ed il resto semplicemente sarà abbandonato.

È pur vero che nulla può durare per sempre, ma qui si tratta veramente di demolire un nome storico per pure ragioni (non del tutto condivisibili) di immagine e di marketing. Anche perché le motivazioni sul costo del mantenere attivo il dominio, addotte da Oracle, sono realmente patetiche oltre che infondate.

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