sabato 26 marzo 2011

The DOs and DON’Ts of Google Summer of Code

Ho trovato questo decalogo pubblicato da alcuni degli organizzatori della Google Summer of Code.

Devo dire che quasi tutti i suggerimenti si applicano a tutti i programmatori che sono alla loro prima esperienza “pubblica”. Succede spesso agli studenti, quando iniziano una tesi o uno stage, di avere delle capacità tecniche ma di non riuscire ad integrarsi nel gruppo di lavoro, perché si antepone il proprio punto di vista o il proprio modo di lavorare (il che potrebbe essere accettabile, se lavori da solo) rispetto alle necessità del lavoro in gruppo, dell’accordo sulle specifiche del prodotto, della manutenibilità del risultato.

Il decalogo sintetizza i comportamenti corretti e quelli scorretti, ma non analizza le cause. Ragionandoci, i comportamenti descritti spesso sono causati da una certa timidezza (paura di risultare inadeguati), che quindi si tramuta in omertà (reticenza a pubblicare o condividere il codice), procrastinazione (rimandare la consegna o ‘scomparire’ per lunghi periodi in attesa di avere qualcosa di ‘valido’ da mostrare) o aggressività (difendere a tutti i costi la propria soluzione, evitando il confronto ‘tecnico’). Di fatto, tende ad instaurarsi una rivalità con i propri relatori/tutori/mentori, dimenticando che tali figure hanno come primo interesse proprio la buona riuscita del lavoro, e quindi sono sempre dalla stessa parte!

Sicuramente una lettura consigliata agli aspiranti programmatori, da meditare.

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