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lunedì 31 dicembre 2018

The Death of Expertise

2018-12-31 08.34.15Nei pochi giorni di vacanza appena trascorsi, ho letto The Death of Expertise di Tom Nichols. Era da qualche tempo che l’avevo acquistato, anche a seguito delle citazioni incontrate in diversi articoli.
Il testo analizza la tendenza attuale per cui la “gente comune” sta sviluppando una sempre maggiore sfiducia nei confronti degli “esperti”, cercandone le cause ed ipotizzandone le gravi conseguenze in termini di impatto sulla società e sulla democrazia.
La lettura è molto interessante ed aiuta a riflettere sulle dinamiche sociali (soprattutto online, ma anche di persona) e sulle contromisure che gli “esperti” possono adottare. La conclusione del testo, purtroppo, è decisamente pessimistica.
Certamente lo posso consigliare a chi è interessato ad approfondire l’argomento. Due i difetti principali: una certa lunghezza e ripetitività (probabilmente metà delle pagine sarebbe stata sufficiente) e l’analisi molto legata alla realtà (della politica, della democrazia, dei media) statunitense, anche se molte delle dinamiche sono evidentemente trasferibili anche alla realtà italiana.

venerdì 28 ottobre 2011

Politically (troppo?) correct

IEEE Spectrum è una rivista abbastanza nota nel campo della ricerca, poiché viene inviata a tutti gli iscritti alla IEEE (l’associazione professionale internazionale degli ingegneri elettrici, elettronici, informatici). Come sempre, a fianco della rivista cartacea, vi è un sito web, che pubblica notizie aggiuntive, anteprime degli articoli ed altri aggiornamenti. Esiste anche un servizio “IEEE Spectrum TechAlert” che invia via e-mail i titoli degli articoli più recenti e rilevanti.
E stavolta l’ha fatta grossa. Almeno, così dicono loro, perché a me non pareva così grave.
Arduino boardIeri hanno pubblicato un articolo dal titolo “With the Arduino, Now Even Your Mom Can Program”. In realtà questo era il titolo della news alert, mentre l’effettivo titolo dell’articolo era un più insipido “The Making of Arduino”.
Putiferio.
Pare che vi sia stata una rivolta internazionale perché si faceva riferimento ad “even your Mom”, come metafora della facilità di utilizzo e programmazione, accessibile anche alla fascia di popolazione non native-digital.
Nonna PaperaEvidentemente questa immagine evoca un cliché di Mom più simile a Nonna Papera (che passa le giornate in casa a sfornare torte ed a gestire le marachelle dei nipotini), che non all’effettivo ruolo delle donne e madri contemporanee, che sono altrettanto capaci e tecnologicamente avanzate quanto i loro mariti o figli/e.
Ma era una battuta, no? Un titolo ad effetto, no? io credo di usare metafore simili moltissime volte, nei miei corsi, ma non mi sono mai preso una denuncia da associazioni di madri, nonne, prozie, o collaboratrici domestiche (per la frase “i conti della serva”).
Invece la cultura anglosassone è estremamente attenta a queste minuzie, accusando di sessismo e stereotipia la formulazione del titolo. Talmente attenta, che addirittura è costretta a violentare la sintassi della propria lingua madre (chi non è stufo di scrivere “he or she” per essere gender-neutral?).
Nel caso di IEEE Spectrum TechAlert, si è dovuta muovere l’Editor in Chief di IEEE Spectrum (il redattore capo), che fortunatamente (ai fini di placare l’incidente diplomatico) è una donna, Susan Hassler. Ella si scusa scrivendo:
Susan HasslerI'm an IEEE member, and a mom, and the headline was inexcusable, a lazy, sexist cliché that should have never seen the light of day. Today we are instituting an additional headline review process that will apply to all future Tech Alerts so that such insipid and offensive headlines never find their way into your in-box.
Forse perché il Italia abbiamo anche altri motivi per scandalizzarci, ma personalmente mi pare che sia una reazione un tantino esagerata, rispetto ad un titolo giornalistico, che in estrema sintesi riusciva a convogliare un messaggio chiaro.
Sono anch’io lazy and sexist oppure sono loro che esagerano con la mania del politically correct?