lunedì 27 giugno 2016

Piccola Odissea digitale nei libri

I libri scolastici sono una delle cose più difficili da acquistare. A volte vengono segnalati dai docenti dei testi non ancora disponibili sul mercato. Quasi sempre le librerie non li hanno in giacenza, e devono ordinarli. Molti dei negozi on-line non trattano la categoria dei libri scolastici, e quando lo fanno i tempi di spedizione e di consegna non sono quasi mai garantiti.
La salvezza, spesso è andare alla fonte, al sito dell'editore, ed acquistare da lì. È ciò che ho provato a fare oggi con un testo si Simone Scuola Editore.
Nell'ordine, le disavventure sono state:

  1. Cliccando su "Acquista cartaceo" (l'equivalente di "Aggiungi al carrello", ma usare l'etichetta universalmente nota sembrava troppo banale), il sito non funziona, e visualizza il testo di un errore PHP (sì, il testo dell'errore all'interno dell'HTML della pagina -- si trattava di un errore di sintassi). Questo succedeva ieri sera, ed anche stamattina.
  2. Oggi cerco gli indirizzi di contatto dell'editore, e scrivo loro una mail spiegando l'accaduto, e dicendo che sono intenzionato ad acquistare il libro, ma non ci riesco. Ovviamente nessun utente del sito riesce ad acquistare nessun libro, visto l'errore presente.
  3. In giornata ricevo una mail di risposta. Anzi no, non un vero "reply" al mio messaggio. Ricevo una mail da un utente di gmail.com, con oggetto vuoto, che senza citare la mia richiesta né il nome dell'editore, mi rassicura dicendo che ci sono degli interventi in corso (in produzione, dove sennò?), e che ora posso procedere all'acquisto.
  4. Torno sul sito, e finalmente il bottone funziona. Forse. Un po'. Il bottone "Acquista cartaceo", infatti fa comparire sulla destra un riepilogo del carrello, con un ulteriore bottone per procedere all'acquisto. Da notare che non c'è alcun modo per andare al carrello, se non cliccando su "Acquista" (e quindi duplicando l'acquisto richiesto. Duplicando la riga, e non aumentando la quantità, tanto le primary key non le hanno ancora inventate).
  5. Volendo confermare l'acquisto, vengo portato ad un sito diverso (quello principale dell'editore), il quale mi richiede una serie di dati (nome, indirizzo, codice fiscale, ecc.). Ovviamente il mio sesto senso mi ha impedito di inserire i miei dati di carta di credito in un sito così farraginoso, per cui ho optato per il pagamento via PayPal. Cioè, avrei optato.
  6. Dico "avrei" perché, giunti alla conferma, ho notato che il costo totale era pari alle sole spese di spedizione. Come, il libro è gratis? No, il libro proprio non c'è. Il carrello era vuoto, inesistente, con zero elementi. Più le spese di spedizione (si sa, il vuoto è difficile da trasportare). Ferma tutto.
  7. Riprovo tutto il processo più volte (con il "carrello" del primo sito che si riempie di copie dello stesso libro, ed il "carrello" del secondo sito che rimane imperterritamente vuoto). Niente. Il contenuto del carrello non si trasferisce.
Quando è troppo è troppo. Domani faccio un salto nella libreria vicino a casa. Risparmierò anche le spese di spedizione (tanto il prezzo di copertina è uguale).
E quando mi parlano di digital divide, devo ricordarmi che si tratta di cultura, capacità imprenditoriale, comprensione dei problemi, corretta implementazione, ecc ecc, e quasi per nulla di capacità di banda.

2 commenti:

  1. Il prezzo di copertina sarà uguale ma credo che l'editore ci guadagni di più da un acquisto sul suo sito (non c'è il distributore da pagare). Mi chiedo se l'editore abbia le competenze per accorgersi di questi errori e calcolare le perdite che gli portano. Altro al danno d'immagine, di più difficile valutazione.

    Forse quando si capirà che l'informatica ha ripercussioni economiche si inizierà a cercare la qualità...

    Fino ad allora, solo modifiche in produzione perchè purtroppo tanta gente che lavora nell'informatica non ha la cultura di software engineering minima per capire che ci sono alternative. Che tristezza...

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    1. Concordo al 100%. Chissà da quanti giorni il sito era non-funzionale: ma non ti accorgi che un tuo canale di vendita è fermo?

      Capire che ci sono opportunità. Capire che ci sono alternative. Questo è il punto.

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