lunedì 22 luglio 2013

Civilizzati per divieto

Questo è un cartello simile a migliaia di altri identici, disseminati nelle stazioni ferroviarie, di fronte ai quali siamo passati moltissime volte, senza prestarvi troppa attenzione.

Ma proviamo a leggerlo realmente.

Vietato gettare rifiuti a terra (cicche, chewingum, carta, etc.)

Viene da chiedersi se realmente sia necessario esplicitare questo divieto. Non dovrebbe fare parte delle più normali forme di civiltà il fatto di non gettare i rifiuti a terra? Cosa ne penseranno gli stranieri? Che immagine stiamo dando di noi stessi? trogloditi che getterebbero ogni cosa a terra, se non vi fosse un divieto esplicito, con tanto di sanzioni ridicole?

Io non mi ci riconosco. Spero di non essere in minoranza.

3 commenti:

  1. La società evolve. Pare che un contributo significativo alla lotta alla tubercolosi sia stato dato dal divieto di sputare per terra. Verrebbe da dire dire: un miglioramento c'è stato.

    Apparente, però: una breve ricerca su google ci informa che al liceo VIttorinidi Milano è stato istituito recentemente il divieto (o ripristinato?): http://www.aetnascuola.it/news/al-liceo-vittorini-di-milano-e-vietato-sputare-per-terra.
    Anche a Thiene (VI, 2009) il regolamento di polizia urbana: http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/25-luglio-2009/vietato-sputare-impongono-vigili-urbani-1601602693255.shtml
    La Toscana non si tira indietro: http://www.intoscana.it/intoscana2/opencms/intoscana/sito-intoscana/Contenuti_intoscana/Canali/Societa/visualizza_asset.html?id=829863&pagename=704616

    Evidentemente la maleducazione ha componenti "sociotrasversali": dalle nuove chinatown toscane al liceo Vittorini.

    E' il caso di tornare a insegnare l'educazione ai bambini, nessuno escluso.

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  2. Avevo letto da qualche parte che un ambiente pulito ed ordinato tende a rimanere pulito ed ordinato. Getti la sigaretta dove ci sono altre sigarette. Se non ci sono sigarette difficilmente getti la sigaretta fuori dal posacenere.
    spirito di adattamento e qualcosa in più.

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  3. L'educazione (o la dis-educazione) inizia in famiglia.

    Qualche settimana fa mentre ero con i miei figli ho visto una giovane mamma con la bambina che buttava a terra la plastica del pacchetto di sigarette. Le ho fatto notare che "le era caduto qualcosa" e la risposta è stata: "tanto paghiamo perché puliscano" con annesse spallucce.

    Mi sono indignato, e le ho chiesto se anche a casa sua buttasse la spazzatura per terra, e se si rendesse conto di che pessimo esempio stesse dando alla figlia.
    Se n'è andata ridendo.

    Ai miei figli ho spiegato che se tutti si comportassero così le nostre città sarebbero simili a discariche e spero abbiano recepito il messaggio invece del pessimo esempio.

    Educhiamo i bambini a scuola, ma finché le famiglie daranno un esempio negativo non c'è speranza che la maleducazione scompaia dal nostro Paese...

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