venerdì 29 gennaio 2010

Scrolling

Luogo: Stazione ferroviaria di Milano Centrale (sulle cui assurdità logistiche ha già molto sagacemente predicato Vittorio). Oggetto: il tabellone luminoso “gigante” che riporta le partenze (appeso al muro di fronte ai binari centrali).

Il tabellone sostituisce i vecchi pannelli a lettere mobili (quelli scritti in bianco su sfondo nero, che ad ogni cambiamento tac-tac-tac facevano ruotare le letterine). Quello attuale è invece realizzato a matrice di punti (presumibilmente LED), simile a questo.

Fin qui tutto bene, la tecnologia è moderna, meno rumorosa, e (forse) richiede meno manutenzione. Vorrei però trovarmi di fronte a chi ha inventato l’algoritmo di scrolling delle informazioni, e fargli alcune domande esistenziali…

Mi spiego meglio: il tabellone delle partenze contiene, per ogni riga, due tipi di informazioni: alcuni campi fissi (numero del treno, destinazione, orario di partenza, ritardo) ed il campo più a destra che contiene informazioni di lunghezza variabile. Solitamente tale campo contiene l’elenco di tutte le fermate del treno, con il relativo orario di arrivo. E l’elenco delle fermate è quasi sempre più lungo dello spazio a disposizione. La soluzione: l’elenco delle fermate viene mostrato con un effetto di scrolling orizzontale (chi si ricorda il tag <marquee>?).

Qual è il problema? il problema nasce quando un treno parte (che a Milano Centrale avviene circa ogni 2 minuti): le informazioni sul treno appena partito vengono eliminate dal tabellone, e tutti i treni successivi vengono spostati in alto di una riga, per riempire tale spazio e fare posto ad un nuovo treno nell’ultima riga.

Ed ecco il colpo di genio del progettista: quando le info di un treno vengono sollevate di una riga, il testo in scrolling viene fatto ripartire da capo. Non continua da dove era arrivato, ma riparte da “Ferma a: …”.

Immaginate un povero tapino che deve prendere il regionale da Milano a Chivasso: deve subire lo scrolling che dice “Ferma a: Rho Fiera Milano (xx:xx), Magenta (xx:xx), Novara (xx:xx), Vercelli (xx:xx), Santhià (xx:xx), Chivas” e… patatrac! a questo punto parte un treno, e tutta la videata viene resettata e tu non saprai mai quando arriverai a Chivasso. Lo scrolling riparte, e tu pazientemente aspetti che ri-scorra tutta la scritta, pregando che nel frattempo non parta un altro treno… il che puntualmente avviene!

Quanto mi piacevano i vecchi tabelloni cartacei…

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