mercoledì 27 gennaio 2010

Scadenze

Ci sono due parole della lingua italiana che probabilmente hanno perso di significato, o l’hanno modificato. Ma nessuno mi aveva avvisato, quindi scusatemi.

Queste parole sono: “obbligatorio” e “scadenza”. Come ad esempio nella frase “è obbligatoria la prenotazione, entro la scadenza delle ore xx del giorno yy”.

Se per qualche motivo non ti prenoti entro le ore xx del giorno yy, e te ne accorgi alle ore xx+1 o +2 o +3, oppure al giorno yy+1, cosa fai?

  • Opzione 1 (obsoleta): te la prendi con te stesso, perché nelle varie settimane prima della scadenza in cui avresti potuto prenotare, e non l’hai fatto, e ti riprometti di fare più attenzione la prossima volta
  • Opzione 2 (attuale, a valle della riforma del significato delle parole): inizi a cercare il/la responsabile della prenotazione, cerchi di giustificare le tue motivazioni, cerchi di convincerlo/a a prenotarti ugualmente, e se non basta chiederlo una volta, lo chiedi due. Il tutto presumibilmente in base a due solidi principi: (a) tutto si può sistemare, bussando alle porte giuste, e (b) il livello di verità di un’affermazione tende ad aumentare con il numero di ripetizioni dell’affermazione stessa.
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