…e nello scorso week-end è passato a trovarmi.
Qualsiasi ingegnere (e non solo, direi chiunque abbia a che fare con la scienza o la tecnologia, come utente o come ricercatore o sviluppatore) ha sempre una forte adorazione riverenziale per la Legge di Murphy.
Ed è per me un onore testimoniare che Murphy ha prestato attenzione alla mia umile persona e dimora, pochi giorni fa.
Non si potrebbe spiegare altrimenti una contemporanea ed improbabile moria di oggetti tecnologici nelle mie vicinanze. Andando con ordine, nell’arco di due giorni sono passati a nuova vita:
- un alimentatore per notebook (originale HP), che poiché presentava in uscita una tensione di 0 V, è stato prti fontamente sostituito con esborso di euro
- il circuito di carica del notebook HP che mi aveva fedelmente servito da 4 anni: il PC funziona ancora perfettamente, ma non riceve alimentazione dal trasformatore (neppure da quello nuovo, che a questo punto ho comprato inutilmente, ed è in questi dettagli che si apprezza il genio di Murphy), per cui una volta scaricate le batterie, kaputt… non vi è più nulla da fare
- l’alimentatore del PC fisso che avevo in casa (rimasto l’unico disponibile, ovviamente, dopo l’ammutinamento del portatile). O meglio, si è guastata la ventola dell’alimentatore. Ma anche probabilmente il circuito di protezione, per cui a ventola ferma l’alimentatore non si è disabilitato (come dovrebbe), ma a continuato a lavorare producendo calore sufficiente a deformare le parti circostanti. Basta ovviamente cambiare l’alimentatore. Senonché ti fanno sapere che di quella forma e potenza ve ne sono pochi in giro, e sarà difficile (o lungo) trovare il sostituto.
- il mattino dopo ovviamente ti svegli di buona lena, intenzionato a comprare il trasformatore (speri ancora di trovarlo al primo colpo) e ad informarti sui prezzi dei notebook (sapendo già che farà male al portafoglio ricomprare un PC intero per un solo integrato morto ma non riparabile perché HP lo posiziona in modo da dover cambiare l’intera scheda madre). Ovviamente tutto il programma della mattina salta perché ti accorgi di avere l’orologio bloccato sull’ora sbagliata. E speriamo che sia solo la batteria…
L’unica nota positiva, l’unico punto di orgoglio: non ho perso neppure un file, neppure un byte, neppure una mail, neppure un bookmark né in indirizzo di mail. L’ho sempre sentito che essere paranoici sui backup, alla fine, paga. E d’ora in avanti farò più attenzione all’ipotesi implicita che “è troppo improbabile che si guastino due cose contemporaneamente”.