Una delle pseudo-notizie di oggi sono le statistiche sul numero di insufficienti e/o di 5 in condotta delle nostre scuole superiori.
Questa mattina ho sentito il servizio su Radio24 sul tema, intorno alle 07:15. Voglio riportarvi la frase conclusiva del servizio (di Maria Piera Ceci, che ho riascoltato dal sito per trascrivere le esatte parole):
Bestie nere, come sempre, la matematica e le lingue straniere, ma, ahimè, anche l’italiano
Ed è su quell’infausto “ahimè” che si è infranta la mia speranza. Come dire: puoi essere completamente ignorante sulle lingue straniere (tanto non viviamo in un mondo globalizzato, nell’informazione, nella ricerca, nel lavoro), e puoi non capire una emerita cippa di matematica (e, immagino, tutte le materie scientifiche e tecniche che su di essa si basano). Però guai se non conosci l’italiano.
Fintantoché i dispensatori di cultura e di informazione continueranno a credere che conoscere Jacopone da Todi sia più importante che comprendere i dati riportati in una statistica o saper leggere un manuale in inglese, non avremo mai speranze di un’Italia maggiormente competitiva, aperta, innovatrice.
Nessun commento:
Posta un commento