La conoscenza popolare tramanda che le farfalle vivono un solo giorno. Ovviamente non è proprio così, il ciclo di vita di una farfalla è molto lungo, se si comprendono tutti gli stadi dall’uovo al bruco alla pupa fino all’insetto adulto possono passare diversi mesi.
Facendo riferimento allo stadio adulto, effettivamente esistono alcune specie che vivono in questo stadio solo per pochi giorni, o addirittura per poche ore (es. Mayfly o Ephemeroptera).
Ma la nostra cultura “moderna” ha creato un oggetto ancora più effimero (che etimologicamente è lo stesso nome dell’insetto).
Mi ha sempre stupito il ciclo di vita del bicchierino di plastica delle macchine automatiche distributrici di caffè, di cui anche il Politecnico è pieno.
Il bicchierino rimane dormiente per mesi, o settimane, poi finalmente viene il suo turno e passa allo stadio “adulto”, viene riempito con un qualche liquido caldo (al gusto di caffè, cappuccino, the o cioccolato) e finalmente consegnato nelle mani di un umano.
La durata di questo stadio di vita è di pochi secondi (da 10 a 120, all’incirca, in funzione della flemma del bevitore e della temperatura del liquido). Dopodiché l’oggetto viene eliminato. Per sempre.
A fianco di ogni macchinetta del caffè vi sono bidoni pieni di bicchierini vuoti, che spesso finiscono nei rifiuti indifferenziati (anche perché solo da pochi mesi sono stati ammessi come rifiuti differenziabili nella plastica). E che hanno vissuto per pochi secondi ciascuno.
Il problema, ovviamente, è che il prezzo del bicchiere è molto basso. Si possono trovare facilmente stock di 80 bicchieri a € 0,52 (quindi € 0,0065 a bicchiere, ossia 0,65 centesimi).
Ma se il bicchierino si pagasse a parte (ad esempio 5 centesimi), potremmo decidere di portarcelo da casa (o riutilizzare quello di ieri). Oppure è una boiata?
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