Tratto da un volantino appeso all’ingresso del mio Dipartimento.
A prima vista, mi è sembrato il solito svarione (ma lo spell checker sarà una tecnologia così avanzata?), visto che “laudeandi” non mi suonava troppo bene. Ma a ben ripensarci, forse sbaglio: linguisticamente, “laude-ando” potrebbe essere qualcuno che si laureerà “cum laude”. Ignoranza mia, non l’ho capito subito… cercano solo laureati con 110 e lode (e che non sappiano usare il correttore ortografico).
A parte l’errore di scrittura (o il neologismo iper-colto, decidete voi), potrebbe essere un’offerta decisamente interessante, visto che la retribuzione sembra essere commisurata alle vostre esigenze. Quindi basta presentarsi e dire “mi serve tot al mese”, per essere accontentati!
P.S. preciso che non conosco affatto questa azienda, né mi esprimo sulla qualità o interesse del lavoro offerto. Commento esclusivamente la qualità della comunicazione. D’altra parte, tutte le aziende di successo rimangono anonime, vi forniscono un indirizzo su gmail ed un numero di cellulare.
Un'offerta irresistibile :) negli ultimi mesi comunque la richiesta di sviluppatori Android (soprattutto) e iPhone (un po' meno) mi sembra stia raggiungendo dei livelli molto alti.
RispondiEliminami ricorda molto, 10 anni fa circa, la domanda di sviluppatori web per mini- (o nano-) siti "vetrina" più disparati. Dove ogni buona prassi di usabilità e di ingegneria del software è stata sistematicamente ignorata.
EliminaOra, con il "mobile", la barriera d'accesso è un po' più alta, speriamo che ne consegua una maggior qualità.
Anche qui le aziende ci prendono i tesisti. E che fare quando i tapini vogliono il prof. finto che fa da relatore?
RispondiEliminami auguro che almeno da voi le aziende siano in grado di scrivere un avviso in corretto norvegese... Comunque molti studenti si stanno facendo furbi: stanno imparando a rifiutare le finte-tesi ed i finti-tirocini, se non vengono retribuiti.
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