Mi dispiace. Da anni sono un sostenitore dei trasporti pubblici. Non per principio o per ideologia, ma per esperienza diretta: in 25 anni di pendolarismo le ho provate tutte: auto, autobus, treni (sia GTT che Trenitalia, per non farmi mancare nulla). Ed alla fine, la comodità di muoversi con l’auto “sotto le natiche” non è sufficiente a compensare lo stress, il rischio di incidente, il costo. Ed il tempo di viaggio è pressoché equivalente, in condizioni normali, e circolando nelle zone cittadine ben servite (che, ahimè, non sono tutte).
Nel momento in cui la circolazione diventa difficile (facciamo un esempio tanto per restare in tema: a causa di nevicate e temperature rigide), il vantaggio del trasporto pubblico dovrebbe essere ancora maggiore… nessun problema di parcheggio, corsie riservate, mezzi (presumibilmente) attrezzati, il ferro dei binari non patisce la neve, ecc ecc. Ed in effetti, origliando in stazione, molte persone hanno lasciato a casa l’auto e hanno provato a mettersi in viaggio con in mezzi.
Un’occasione che avrebbe potuto “convertire” molte persone ad una mobilità diversa.
Se solo non avessimo fatto di tutto per scoraggiarli… E’ inutile e noioso ricordare tutti i disservizi, dagli scambi ferroviari gelati, ai binari non puliti, alle stazioni della metropolitana allagate, ai locomotori guasti, agli scioperi non revocati, ai mezzi insufficienti, ai ritardi ingiustificati, …
Il ritornello è monotono: causa neve (nelle strofe pari) e causa ghiaccio (nelle dispari). Solo che neve e ghiaccio non sono cause, sono eventi atmosferici. Le cause sono i sistemi non attrezzati e non dimensionati per gestirle. Perché, è bene ricordarlo, questo inverno si tra comportando abbastanza nella media per il Piemonte.
Peccato. Poteva essere una buona occasione.
P.S. tutta la mia solidarietà per le regioni che, invece, sono state colpite veramente e duramente dal maltempo, rimanendo isolate, senz’acqua e senza energia. Ma non si tratta di Torino né Roma.
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