Nel campo della progettazione di interfacce utente (per siti web, app mobili o anche per oggetti fisici) è molto importante il concetto di “affordance”, ossia il principio per cui l’aspetto (visuale o fisico) suggerisce e determina il modo o i modi in cui l’interfaccia può essere utilizzata. Ad esempio, una ghiera si ruota, un pulsante si preme, una leva si sposta, una placca si preme, una maniglia si impugna, e così via.
Quando le funzioni offerte sono molte, è anche importante che la disposizione fisica delle affordance rispetti l’effetto che si ottiene nell’attivarle. Basti guardare la disposizione delle 4 frecce in una tastiera (avete mai usato una tastiera sadica in cui le 4 frecce fossero poste in fila?), la cui posizione corrisponde alla direzione nella quale il cursore di dovrà spostare. Oppure al fatto che i tasti “indietro” ed “avanti” di un’interfaccia di riproduzione audio siano sempre in quest’ordine, con i “play” messo tra i due.
Ora però mi spiegate il ragionamento dietro a questa pulsantiera per ascensore:
Cosa ci vuole comunicare? che forse l’hotel ha una forma strampalata, con i piani talvolta affiancati e talvolta sovrapposti? Ma cos’è, l’hotel Jenga?
In realtà i piani erano tutti “regolari”, uno sopra l’altro. E la porta dell’ascensore si apriva sempre dallo stesso lato. Quanta creatività sprecata… (anzi, controproducente)